Il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) rappresenta una figura cruciale all’interno del contesto giudiziario, poiché è incaricato di fornire al giudice assistenza su questioni di natura tecnica che potrebbero eccedere le competenze del magistrato.

Il CTU è un professionista specializzato in un determinato campo di conoscenza, cui il giudice può fare ricorso per affiancarsi in cause di natura tecnica, essendo considerato un ausiliario del giudice a tal fine.

Tra gli esperti chiamati a fornire consulenza su questioni tecniche, rientrano professionisti del settore edilizio, come geometri, periti, architetti e ingegneri. La loro competenza è richiesta in contesti legali che riguardano danni agli immobili, verifiche tecniche sull’applicazione delle norme edilizie e urbanistiche, procedure di esproprio, esecuzioni immobiliari, e così via.

.Con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale n. 109 del 4 agosto 2023, l’ambito legale italiano ha assistito all’implementazione di un nuovo regolamento destinato a influenzare il lavoro dei consulenti tecnici di ufficio (CTU). Questo provvedimento si colloca all’interno di un contesto di riforme più ampio, in seguito alla “riforma Cartabia” e al decreto legislativo n. 149/2022, entrambi importanti pietre miliari nel panorama giuridico nazionale. La riforma Cartabia, nota anche come Legge 206/2021, ha introdotto significative modifiche al processo civile, impattando direttamente sulla figura del CTU.

La riforma del CTU introduce una serie di importanti cambiamenti che riguardano l’organizzazione dell’Albo dei consulenti tecnici di ufficio. Questi cambiamenti mirano a colmare le lacune esistenti e a migliorare la definizione di alcuni aspetti cruciali, tra cui il contenuto dell’Albo, i requisiti per l’iscrizione, la procedura di domanda di iscrizione, il mantenimento dell’iscrizione, la sospensione e la cancellazione volontaria, oltre a disposizioni relative alla gestione degli albi e all’elenco nazionale, nonché disposizioni transitorie per i consulenti già iscritti.

Una delle novità più rilevanti riguarda il contenuto dell’Albo dei CTU, che ora prevede l’indicazione dettagliata di informazioni quali categoria e settore di specializzazione, titolo di studio conseguito, appartenenza a ordini o collegi professionali, data di inizio dell’attività professionale, competenze nell’ambito della conciliazione e formazione sul processo e sull’attività del CTU, oltre al numero di incarichi conferiti e revocati.

Per quanto riguarda i requisiti per l’iscrizione all’Albo, il Decreto stabilisce che possono iscriversi coloro che sono iscritti nei rispettivi ordini o collegi professionali, sono in regola con gli obblighi di formazione professionale continua, possiedono una condotta morale specchiata, hanno speciale competenza tecnica nelle materie oggetto della categoria di interesse e hanno residenza o domicilio professionale nel circondario del tribunale.

La procedura di domanda di iscrizione richiede una serie di informazioni dettagliate, tra cui categoria e settore di specializzazione, dati personali, percorso di formazione, curriculum scientifico, appartenenza a ordini o collegi professionali, dichiarazioni di assenza di condanne e procedimenti penali pendenti, attestazione di regolarità con gli obblighi di formazione professionale continua, descrizione dell’attività professionale svolta e impegno a comunicare eventuali variazioni.

È importante sottolineare che il Decreto prevede anche disposizioni riguardanti il mantenimento dell’iscrizione, la sospensione e la cancellazione volontaria, nonché la gestione telematica degli albi e dell’elenco nazionale. Inoltre, sono previste disposizioni transitorie per i consulenti già iscritti e per coloro che hanno presentato domanda di iscrizione prima dell’entrata in vigore della nuova normativa.

In conclusione, la riforma del CTU rappresenta un importante passo avanti nella standardizzazione e professionalizzazione della consulenza tecnica di ufficio in Italia. Queste nuove normative offrono una maggiore trasparenza e chiarezza nel settore, promuovendo al contempo la qualità e l’affidabilità del servizio offerto dai consulenti tecnici di ufficio.

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